Milan, l’Uefa non farà sconti: emerge pessimismo in ambiente rossonero ma Fassone confida nel ricorso al Tas per limitare i danni ed evitare l’esclusione dalle coppe europee.
Milan-Uefa, lo scetticismo resta in vista del verdetto della Camera giudicante di Nyon. Salvo clamorosi colpi di scena, domani (25 giugno ndr) dovrebbe arrivare il verdetto Uefa che dovrebbe comportare, come ribadito dai canali Mediaset, una multa da trenta milioni di euro e soprattutto l’esclusione dalla prossima edizione dell’Europa League. Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, in casa Milan c’è consapevolezza del fatto che la punizione potrebbe essere particolarmente severa (magari anche ingiusta alla luce dei precedenti), e proprio per questo motivo ormai da settimane Marco Fassone e i suoi uomini di fiducia starebbero preparando le carte per il ricorso al Tas, magari forti dell’ingresso in società di Rocco Commisso.
Milan, l’Uefa verso una sanzione esemplare
In caso l’Uefa dovesse confermare l’esclusione del Milan dalle competizioni europee per uno o due anni, i rossoneri procederebbero infatti al ricorso presso il Tribunale arbitrale dello sport, una pratica che potrebbe dilatare ulteriormente il periodo di incertezza che sta costringendo Massimiliano Mirabelli a non fare mercato mentre le altre concorrenti per il quarto posto (Inter e Roma in primis) viaggiano sulle ali di un mercato principesco.
Milan, pronto il ricorso al Tas, magari con il nome di Rocco Commisso in primo piano
La speranza del Milan è che la presenza di un nuovo socio (o di un nuovo presidente) possa rendere il ricorso al Tas una semplice pratica burocratica da sbrigare in pochi giorni, una speranza ottimistica ma che non è possibile escludere visto che il nome di Rocco Commisso gode di grande credibilità. I tempi tecnici della trattativa tra Yonghong Li e il nuovo socio non hanno permesso a Fassone di mettere sul piatto il nome e i bilanci del nuovo azionista, motivo per il quale la Camera arbitrale dell’Uefa non farà sconti: i giudici dovranno valutare la situazione del Milan allo scorso martedì, quando i rossoneri si sono presentati in aula con la propria memoria difensiva e con il nome di Yonghong Li in primo piano, lo stesso Yonghong Li severamente bocciato a più riprese proprio dall’Uefa.
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